Ultimamente faccio un sogno ricorrente. Io che cammino su una strada non asfaltata, nella luce bassa e non troppo decisa di un pomeriggio invernale. La strada è lunga, bisogna svoltare più di una volta e ricordarsi bene gli incroci giusti. Intorno ci sono campi e vigne, sotto quella luce hanno qualcosa di bello, di dolce, ma non mi soffermo tanto a guardarli. Ho sempre un filo di ansia in gola: la sensazione di non potermi mai distrarre completamente, di dovermi guardare le spalle, di dover badare a me stessa.
Giuro solennemente di non avere buone intenzioni